Gli esorcismi spontanei
LA TOMBA
Gli esorcismi spontanei

Marco lo seguì, con passo incerto e l’espressione di un condannato a morte. Padre Cipriano lo fece passare dalla sacrestia e poi attraverso una porticina che conduce direttamente davanti alla tomba di Padre Matteo, della cui esistenza Marco non sapeva nulla. Appena arrivato lì, cadde a terra come fulminato, sotto gli occhi stupiti dei presenti. Fu un momento cruciale. Come al solito, davanti a quella tomba, il demonio si manifestava in modo spontaneo, senza che fossero state pronunciate formule o preghiere. Solo la presenza silenziosa della tomba di Padre Matteo era bastata a provocare la reazione.
Nei giorni successivi, durante le preghiere di liberazione, lo stesso episodio si ripeté più volte. Ogni volta che Marco si trovava di fronte alla tomba del Servo di Dio, crollava a terra con violenza. Fu necessario proteggergli la testa con un cuscino per evitare che si facesse male. Padre Cipriano confermò che sempre, in quei momenti, la forza del male si rivelava apertamente, costretta dalla santità di quel luogo. «Padre Matteo — spiegava — ha combattuto il demonio già in vita e lo ha vinto con la sola presenza. Gli storici lo attestano. E non ha mai smesso di vegliare sul mio ministero. Le sue intercessioni sono state decisive.»
Questa è una delle tante testimonianze che mostrano che davanti alla tomba di Padre Matteo il demonio è costretto a manifestarsi, smascherato dalla luce di Dio che ancora oggi, attraverso quell'umile frate, continua a operare.