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Satana vuole i preti per sé - Padre Matteo da Agnone

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Satana vuole i preti per sé

PADRE CIPRIANO
Satana vuole i preti per sé
Racconto di un esorcismo di Padre Cipriano (1997)
Padre Cipriano racconta:

Durante un esorcismo, sottolineo che dobbiamo impegnarci a pregare per i sacerdoti, soprattutto per quelli che si sono smarriti. Poi aggiungo: «Vieni, Gesù, a riscattare l’opera delle tue mani, vieni Signore, non tardare».
Il demonio, attraverso la persona posseduta, ribadisce : «Io, il Cristo, non lo sopporto. Perché lo implori? Ho paura, Cipriano, in fondo ho paura di Lui. La sua Croce mi terrorizza, non voglio sentire… Quando si avvicina in quel modo maledetto, sento la sua luce, la sua potenza. La potenza della sua Croce… mi distrugge. Il suo Sacrificio è la mia rovina. Dove arriva… è la mia fine».
Io rispondo: «Quanto amore per noi sacerdoti!»
L’altro: «Non lo sopporto… Lui tiene troppo ai suoi sacerdoti».
Io: «Che gioia per noi sacerdoti, povere creature elevate alla dignità sacerdotale!»
L’altro: «È una dignità troppo grande… è per questo che voglio trascinarvi nel fango. Se fossero tutti santi, sarebbe finita per me. Devo combattere continuamente la loro santità».
Io: «Ci sono tanti sacerdoti santi».

L’altro: «Cosa vai dicendo? Sono pochi! Apri gli occhi. Cristo ha dato una grazia troppo grande, e sono pochi quelli che vi corrispondono. Ecco perché quella là (la Madonna) sta sempre vicino a quei... (parolaccia)… ha paura di perderli».
Io: «Che onore per noi sapere che siamo protetti da Dio e dalla Santa Vergine. Io dico sempre al Signore: difendi i sacerdoti che hai redento con il tuo Sangue».
L’altro: «Taci! Voi sacerdoti portate alla perdizione il popolo che potrebbe essere tutto mio. Gli fate il lavaggio del cervello… dell’anima! Gli fate del male fin da piccoli!»
Io prego: «Fa’ risplendere su di noi la luce del tuo volto, Signore».
L’altro: «No! … brucio! Taci!!»
Dopo alcuni minuti di pausa, comincio a parlare dei sacerdoti e del loro ruolo.
Dico: «Recitiamo adesso un' “Ave Maria”per tutti i sacerdoti ».
Mi rivolgo a san Francesco d’Assisi: «San Francesco, anche tu facevi esorcismi, hai lottato contro il nemico… Arezzo… Arezzo».
L’altro: «Cosa stai dicendo? È una città… che vuoi?»
Io: «Nella vita di san Francesco, quella città rappresenta tanti… demoni».
L’altro, con tono sprezzante: «Non ricordo… non mi dice niente».
Io: «Ti rinfresco la memoria: fece un bel segno di croce e i demoni fuggirono».
Con rabbia: «Che figlio di… maledizione! Ecco i sacerdoti santi! Mi fanno tutti schifo!»
Io: «San Francesco non era sacerdote».
L’altro: «Lo era a modo suo».
Io: «Con la sua preghiera, la continua meditazione della Passione di Cristo, le stimmate… era un’anima eucaristica di prim'ordine».
L’altro, con tutto il veleno possibile: «Che pessimo esempio ha dato, quel maledetto! Quante anime ha trascinato con sé! Quanti imbecilli continuano la sua opera!»
Io: «Affidiamogli tutti i sacerdoti francescani… e uno in particolare».
L’altro, pur non avendo sentito il nome, capisce e risponde: «Cipriano, non fare il furbo! Lascia stare le cose come stanno! Li voglio per me! Devono dare il cattivo esempio. Sai quanti cristiani basano la loro fede sul comportamento dei sacerdoti? Quando vedono un prete cadere… vengono da me!»
Io rispondo con un' “Ave Maria” e aggiungo: «Dio li vuole per sé, così come la Santa Vergine… e padre Matteo».
L’altro: «Cipriano, hai visto quanti preti si sono sposati? Hanno pensato che fosse meglio prendersi una donna».
Io: «Beh, in fondo è un sacramento!»
Aggiunge, parlando della vita immorale di alcuni: «Lo fanno anche senza sposarsi… Io pulisco l’esterno, non l’interno. Se sapessi quanto sono bravo… li faccio apparire perfetti fuori, con un bel fare da farisei per i loro fedeli».
Io: «E noi imploriamo la Santa Vergine e padre Matteo, perché proteggano e custodiscano i sacerdoti».
L’altro, con rabbia: «Quella (la Madonna) gira come un’ossessa intorno ai sacerdoti, non si stanca mai! Non sa cosa inventarsi per salvarli!»
Riprendo la preghiera a san Francesco, e l’altro scatta: «Quel ... (parolaccia) ....aveva preso la strada giusta, poi d’un tratto si è perso… è corso dietro a un Crocifisso… !»
Resto in ambito francescano e invoco santa Chiara. Lui esclama: «Anche quella … che cattivo esempio! Tutti questi sono gli orrori della Chiesa! Li devo fuggire!»
Io: «Immaginiamo ora padre Matteo mentre celebra la Santa Messa… vediamo il calice con il Preziosissimo Sangue… celebrava con così tanta devozione, con così tanta fede!»
L’altro: «Non deve essere conosciuto! È un ...(parolaccia)...!»
Io: «Stiamo pensando di organizzare conferenze pubbliche e incontri per farlo conoscere. Combatterò l’avversario con le armi più potenti che ho a disposizione… e padre Matteo è una di queste».
L’altro: «Dannato, ti farò crepare!»
Concludo con un' “Ave Maria” e la crisi cessa.
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