I luoghi dove Dio guarisce
SCRITTI DI PADRE MATTEO
I luoghi dove Dio guarisce
« Dopo questi fatti, ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici. Sotto questi giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: “Vuoi guarire?”. Gli rispose il malato: “Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me”. Gesù gli disse: “Alzati, prendi la tua barella e cammina”. E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato ». Giovanni 5,1-9
Spiega Padre Matteo:

Il Signore si compiace di comunicare la forza di guarire a quest'acqua torbida, nella quale vengono lavati gli animali che devono essere immolati per il sacrificio nel Tempio. Questa consuetudine, carissimi, [di recarsi in luoghi considerati di guarigione] è stata accettata anche dai cattolici, i quali, per devozione, affluiscono più in un luogo che in un altro. Per esempio a San Giacomo di Compostela, alla Madonna di Loreto, al Santo Sepolcro di Gerusalemme. Non è da condannare questa devozione verso simili luoghi particolari: il Signore è contento. Infatti i Vangelo di oggi dimostra che il Signore lascia altre piscine e viene in questa. Pur essendovi molte piscine, solamente in questa si è notata la forza della guarigione di ogni sorta di infermità ».
Matteo da Agnone, Fasciculus Myrrhae, vol. II, 286–293, passim. Adattato in italiano moderno.