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Miracoli eucaristici - Padre Matteo da Agnone

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Miracoli eucaristici

IL CONVENTO
Miracoli Eucaristici nel convento di Serracapriola
Il Boverio nei suoi Annali dell'anno 1571, che Fra Pardo, giovane novizio cappuccino del convento di Serracapriola, attraversò un periodo di forti tentazioni e dubbi sulla fede, in particolare sulla reale presenza di Gesù nell’Eucaristia. Nonostante le preghiere, il tormento interiore cresceva. Con umiltà e perseveranza, continuava a pregare con lacrime e penitenze, chiedendo al Signore di aiutarlo a credere.
Il giorno del Corpus Domini, mentre i confratelli cantavano il Te Deum, Fra Pardo era in preghiera davanti all’altare, ancora agitato dal dubbio. Improvvisamente, vide uscire dalla porticina del tabernacolo Gesù Bambino. Era bellissimo e avvolto da una luce così intensa da illuminare l’intera chiesa. Profondamente commosso, si prostrò a terra ed esclamò: «Signore mio e Dio mio!». Da quel giorno, Fra Pardo non dubitò mai più della presenza reale di Cristo nell’Eucaristia.
Ma non fu l’unica esperienza mistica. Anche dopo aver emesso i voti religiosi, Fra Pardo ricevette altre visioni simili.
Durante alcune celebrazioni eucaristiche, mentre assisteva alla Messa celebrata dai Padri Angelo da Tuoro, Benedetto da Venafro e Giacomo dalla Sala, vide con i propri occhi un’altra manifestazione soprannaturale: al momento dell’elevazione, al posto dell’Ostia appariva nuovamente il Figlio di Dio in forma di un bellissimo Bambino. Solo quando l’Ostia veniva deposta sul corporale, il Bambino tornava a prendere la forma del pane consacrato.
Queste esperienze, lontane da ogni esaltazione, consolidarono in lui una fede profonda, viva e gioiosa, rafforzata non solo dal dono della visione, ma dalla vita quotidiana di umile servizio e di amore per l’Eucaristia.

Questi fatti soprannaturali non sono gli unici

Prima che l’Ordine dei Cappuccini decidesse di rimuovere l’Eucaristia dalla chiesa del convento di Serracapriola nel 2022, una pellegrina francese ha testimoniato di aver visto l’Ostia illuminarsi tra le mani di padre Cipriano de Meo durante la celebrazione della Messa. Un’altra pellegrina ha fotografato lo stesso fenomeno. Il racconto e l’immagine sono stati pubblicati in esclusiva nel libro Padre Matteo da Agnone. Un esorcista a casa tua
Colpisce constatare come, in certi casi, siano proprio i laici a mostrarsi più consapevoli del valore infinito dell’Eucaristia rispetto ai consacrati.
Fa davvero male al cuore sapere che un convento segnato da eventi straordinari di grazia, e abitato da numerosi santi per quasi cinque secoli, oggi non custodisca più il Corpo e Sangue di Cristo, qualunque sia il motivo umanamente addotto.

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